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Oasi naturalistica di monte Nuovo

Il monte Nuovo si formò tra il 29 settembre e il 6 ottobre 1538 a seguito di un’eruzione che distrusse il villaggio medievale di tripergole e mise in fuga la popolazione locale. La formazione del Monte Nuovo rappresenta l’unica eruzione vulcanica dei Campi Flegrei verificatasi in epoca storica. Il vulcano, ormai inattivo, è diventato un’oasi naturalistica nella quale vengono organizzate anche visite guidate per scuole e gruppi di turisti. L’oasi nasce nel 1996 ed è il risultato di un progetto integrato fra la Scuola e il Comune di Pozzuoli, ideato e programmato dal Liceo scientifico E. Majorana di Pozzuoli con l’obiettivo di preservare gli ecosistemi e le risorse presenti nel territorio. Una parte del territorio è costituita da graminacee e arbusti bassi e spinosi, come l’elicriso e le ginestre; un’altra area presenta zone meno secche con numerosi sempreverdi quali mirto, lentisco, corbezzolo e leccio mentre la zona interna è particolarmente umida e ospita roverelle, castagni, felci aquiline e strati di muschio.
Salendo alla cima del cratere dal versante Sud, il panorama va da Capo Posillipo a Nisida, dal centro di Pozzuoli a Capo Miseno e, in giornate limpide, arriva alla Penisola Sorrentina. Dal bordo si vedono le ripide pareti interne e il fondo del cratere che si può raggiungere percorrendo un sentiero immerso tra i pini.
Un altro sentiero consente di fare l’intero giro dell’orlo craterico, fino ad affacciarsi sul Lago d’Averno. Da qui si vedono i due laghi, punta dell’Epitaffio e l’isola d’Ischia e, continuando in senso orario lungo il percorso, Monte Barbaro.

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