Tempio di Serapide
Il Tempio di Serapide, situato a pochi metri dal porto, deve il suo nome al ritrovamento in loco di una statua del dio egizio Serapide. Tuttavia, non si tratta di un tempio dedicato a questa divinità bensì di un “macellum”, ossia di un mercato pubblico di alimentari, realizzato dagli antichi romani (si presume nel II sec. d.C) prendendo probabilmente come modello il “macellum magnum” costruito a Roma per volontà dell’imperatore Nerone. Il Serapeo fu scoperto intorno alla metà del XVIII secolo grazie alla curiosità del re Carlo di Borbone in merito alla presenza di imponenti colonne di marmo cipollino affioranti da un fondo conosciuto come “Vigna delle tre colonne”. Nel corso dei secoli, il Tempio di Serapide è diventato il simbolo ed una sorta di indicatore del bradisismo flegreo. A partire dalla fine del IV sec. d.C., infatti, le sue colonne monolitiche in cipollino sono state infatti anche lo strumento di misurazione della variazione del livello del mare, tramite l’osservazione di particolari molluschi marini (litodomi) che ne hanno progressivamente intaccato la metà inferiore. Proprio la sua vicinanza al mare ha protetto il Tempio di Serapide, che oggi è in ottimo stato di conservazione grazie ai lunghi periodi di sommersione.
Il Tempio di Serapide (english version)
The Temple of Serapis, located few meters from the port, owes its name to the discovery on site of a statue of the Egyptian god Serapis. However, it is not a temple dedicated to this divinity but a “macellum“, i.e. a public food market, built by the ancient Romans (it is assumed in the 2nd century A.C.) probably taking as a model the “macellum magnum” built in Rome at the behest of Emperor Nero. The Serapeum was discovered around the middle of the 18th century thanks to the curiosity of King Charles of Bourbon regarding the presence of Imposing cipollino marble columns emerging from a background known as the “Vineyard of the three columns“. Over the centuries, the Temple of Serapis has become the symbol and a sort of indicator of Phlegrean bradyseism. From the end of the fourth century A.C., in fact, its monolithic cipollino columns have also been the instrument for measuring the variation in sea level, through the observation of particular marine molluscs (lithodomes) that have progressively affected the lower half. Its proximity to the sea has protected the Temple of Serapis, which today is in an excellent condition thanks to the long periods of submersion.